“Piove, stupido commercialista”

Anni addietro si chiudeva spesso con un detto: “Piove, Governo Ladro”. Secondo la leggenda, la frase nacque come didascalia di una vignetta. Nel 1861 i mazziniani avevano preparato a Torino una dimostrazione, ma il giorno fissato pioveva, e la dimostrazione non si fece. Il Pasquino (una rivista satirica) pubblicò allora una vignetta rappresentante tre mazziniani al riparo della pioggia e ci mise sotto la legenda: “Governo ladro, piove!”. “Popolarmente l’espressione si ripete comunemente per satireggiare l’abitudine diffusa di dare la colpa di ogni cosa al Governo, talora anche come espressione di sfogo polemico”.

D’ora in poi…verrebbe da pensare che vi sia un solo motto: “Piove, stupido commercialista”.

È sempre e comunque, infatti, colpa del commercialista.

È giunto così il momento di confessare: Sì…è colpa nostra!

È colpa del commercialista perché non è stato messo nella condizione di spiegare al Governo che quel tipo di aiuto senza nessun controllo e senza nessuna analisi rispetto ai beneficiari, serviva davvero a poco?!

È colpa del commercialista che pur non essendo mai stato invitato ad un tavolo tecnico, non ha potuto spiegare al Governo come in realtà aiuti a pioggia non servano, correndo così il rischio che possano essere usufruiti da chi in realtà non ne ha davvero bisogno, vanificando e sprecando risorse oggi più che mai indispensabili!

Siamo colpevoli. Lo ammettiamo.

Nel frattempo, abbiamo già contattato i cinque colleghi consulenti degli altrettanti parlamentari che hanno richiesto il bonus dei 600 euro per convincerli ad autodenunciarsi.

È colpa del commercialista… e di chi se no!?

Carissimo deputato leghista Borghi lo ammettiamo… sicuramente i cinque parlamentari non avrebbero MAI e poi MAI voluto richiedere il contributo ma la ringraziamo per aver scoperto che – come lei ha affermato – “saranno stati i commercialisti a farlo in automatico”.

Si. Perché tra dichiarazioni, bilanci, istanze, decreti e centinaia di adempimenti vari, i cinque colleghi si saranno domandati “perché non fare anche questa istanza (per la quale peraltro non eravamo nemmeno abilitati)?”

Nello stesso giorno leggiamo pure da un autorevole quotidiano on line come Open, diretto da Enrico Mentana, che “per ottenere il bonus ad aprile e marzo era sufficiente mandare una mail all’Inps con un numero della partita iva”. Ohibò… quindi noi Commercialisti che abbiamo fatto tutt’altro, come istanze telematiche, raccolte di Pin per conto dei clienti e via così, abbiamo completamente sbagliato? O forse ancora una volta chi scrive e chi commenta “il nostro lavoro” non ha la più pallida idea di cosa stia parlando?

Il vaso che era già ampiamente colmo – e da qui l’indizione del nostro prossimo sciopero – ora sta strabordando. La pioggia prosegue incessantemente…

Non chiediamo con questo comunicato le dimissioni dei cinque deputati (sicuramente “gabbati” da cinque colleghi, come afferma Borghi !!!) ma di essere ascoltati di più, crediamo che sia necessaria una presa di coscienza collettiva di categoria, per non essere più considerati alla stregua di un qualunque Fantozzi, facciamo sentire la nostra voce, quella nostra e non quella riportata (infedelmente) da altri.

Ora seriamente,

Solo in questo modo Nessuno si permetterà più di dire che è “colpa del commercialista che ha chiesto il bonus a loro insaputa”. Difenderemo il nostro Onore in ogni sede.

Roma, 10 agosto 2020 La Giunta UNGDCEC

Iscriviti online all’unione

Gli iscritti possono beneficiare delle convenzioni. Compila il modulo online in pochi minuti